L’amore lei lo insegue sempre anche al cinema. Ha voluto a tutti i costi essere nel sequel di Un uomo, una donna di Claude Lelouch.
«Vero! “Sono pronta anche a servire il ca”è sul set”, ho fatto sapere al regista!».
Cosa l’aveva toccata di quella storia?
«Ho sempre trovato fantastici questi due protagonisti che si incontrano per caso. Tra loro nasce un sentimento che si sviluppa nonostante entrambi abbiano un ampio vissuto alle spalle, soprattutto lei a cui è morto il marito. Era il ’66, un concetto molto moderno per quell’epoca».
Nel !lm lei è la !glia di Jean-Louis Trintignant. Che rapporto c’è con lui?
«Trintignant è un pilota che corre in macchina, ma anche dietro alle donne. Io sono nata da una di queste relazioni e cerco in lui la !gura maschile che non ho mai avuto accanto. Non la donna adulta che lo bacia al suo capezzale, ma la bambina che desidera l’amore paterno protettivo, assoluto».
Il suo invece che padre è stato?
«Era spesso lontano per lavoro, ma con mia madre sono ancora insieme dopo 50 anni».
Oggi vanno di moda le famiglie allargate. Ci crede?
«Ognuno fa come vuole: l’importante è non mettere insieme le persone per forza. Le cose che si possono fare si fanno, quelle che non si possono fare non si fanno».
Monica, che cos’è per lei l’amore oggi?
«Non si sa mai la ragione di una storia quando comincia. Due persone si incontrano e non si sa perché. Qualcuno arriva nella tua vita e non è una cosa che puoi organizzare: è l’imprevisto. Invece quando due persone si lasciano il perché lo sai, la ragione c’è».
Mi sta dicendo che con Nicolas vi siete lasciati?
«Nella storia con Nicolas sicuramente ci siamo fatti tanto bene a vicenda e quest’uomo mi ha insegnato tante cose. È una persona che ha una vera sensibilità artistica ma il nostro volo insieme prosegue d’ora in poi su un’altra pista che è quella di un’amicizia per la vita».
E l’amore?
«L’amore ha sempre ragione».
Siete stati insieme più di un anno. Non vi vedrete più?
«Certamente andremo insieme a delle mostre o al ristorante: come amici».
Balla da sola o c’è un altro?
«No comment!».
Non le piace raccontare la sua vita privata. Neanche quando capita qualcosa di bello.
«Ma che senso ha? Poi devi giusti!care la tua vita, qualsiasi cosa fai o che ti succede».
Chi c’è in famiglia come lei?
«Mia !glia Deva: a 15 anni ha una sua parte molto intima, che intende preservare. Credo che la aiuterà molto nella vita».
Le assomiglia anche !sicamente e ha già girato come modella una campagna di Dolce & Gabbana.
«Uscirà il prossimo anno quando avrà 16 anni. Léonie, invece, 9 anni, ama scrivere».
Lei incoraggia questi talenti?
«Non le ho mai indirizzate, ma le accompagnerò sempre nelle loro scelte. Certo, sono precoci. Ma fa parte della loro genetica. Io sono stata precoce, Vincent pure. È una caratteristica di famiglia».
I social li possono usare?
«I social sono come una tavola che o”re tanti cibi, dipende dalla scelta. Non vanno banditi anche perché è un modo nuovo che hanno i ragazzi di comunicare oggi. Penso al loro futuro, ma non posso chiuderle dentro una scatola e aprirla quando avranno 25 anni».
Lei com’era a 15 anni?
«Sono stati gli anni più belli, dai 15 ai 20».
Insicurezza, amori travagliati. Di solito è una tragedia quel periodo.
«Per me no. Sono stata educata nella libertà dai miei genitori. La sera uscivo, mentre molte amiche non potevano. Giovanissima, andavo in vacanza col mio !danzato. Forse perché anche loro erano giovani, i miei genitori capivano certe cose».
Nel lavoro sceglie quel che le piace?
«Sì, per esempio è bello lavorare anche con le donne. Ho fatto !lm con Rebecca Miller, Mariasole Tognazzi, Alice Rohrwacher. A luglio inizio a girare con Kaouther Ben Hania, una regista tunisina molto apprezzata, L’Homme qui avait vendu sa peau (l’uomo che aveva venduto la sua pelle, ndr), un !lm sul mondo dell’arte dove interpreto una gallerista».
Ha paura della morte?
«Ci penso perché ho due !glie che hanno bisogno di me. Però ho la fortuna di averle fatte tardi e posso dar loro tanto proprio perché sono ancora piccole».
Un !glio è per tutta la vita. Un amore?
«Quante coppie vediamo invecchiare insieme! Quando è possibile è bellissimo».
Per lei sarà possibile?
«Io non so cosa sarà della mia vita tra sei mesi, un anno, !gurarsi tra 20. Vado avanti giorno per giorno, sperando».
Saggezza del suo segno zodiacale, la
Bilancia?
«La Bilancia è aria ed è vero, io mi percepisco aria, leggera. Ma l’altro elemento che sento vicino è la terra. Se non avessi i piedi un po’ per terra sarei già volata via».