Enna. “Senza la Sicilia il Cinema non esiste. Penso a Coppola, Scorsese… senza le storie siciliane che vogliamo raccontare? C’è sempre nella Sicilia questa dualità fra bellezza e ombra, e penso che questo contrasto fra luce e ombra che c’è qui sia poi questa forza misteriosa che crea le storie più belle”. Sono alcune delle parole di Monica Bellucci, la star del cinema che ha incantato, con la sua straordinaria bellezza, gli studenti dell’Università Kore. la Bellucci ha partecipato a una masterclass, nell’ultimo appuntamento di “Incontri d’Autore”, per la direzione artistica di Davide Vigore. La masterclass si è svolta nell’aula Pettinato della facoltà di Psicologia. La Bellucci ha risposto alle domande del professore Salvatore Ferlita.
video – 1, 2, 3, 4 (c) Foto e video di Josè Trovato
Monica Bellucci Maria Callas, l’attrice siciliana ripercorre la vita della soprano statunitense in una intervista ai microfoni de ‘La Stampa”
Ogni sera cosa sente della Callas in lei? «La mediterraneità. Quando guardo gli occhi di Maria, ci vedo le donne che ho sempre amato: la Magnani, la Loren, Monica Vitti, il loro sguardo melanconico. Una mediterranea guarda in modo diverso rispetto alla Bardot o Jeanne Moreau: la loro era una femminilità più sbarazzina. Le donne del Mediterraneo si portano dietro un peso che viene dalla terra. Penso a un film in particolare».
Quale? «L’avventura, di Antonioni. La Vitti e Lea Massari erano giovanissime, ma sembravano più grandi della loro età. Avevano una femminilità arcaica, proprio come Maria».
Anche nelle determinazione a emergere avete avuto percorsi simili? «Dico sempre che sono il prodotto del mio sogno, perché volevo fare l’attrice già da piccola. Ma c’ è una bella differenza tra me e Maria. Lei è stata preparata alla sua carriera fin da bambina, con una madre che le faceva pressione e poi l’ ha sfruttata, anche finanziariamente. Io ho iniziato a lavorare nella moda molto giovane, ma poi sono andata pianissimo. Ho fatto il primo film a 25 anni. La prima figlia a quarant’ anni. Il mio primo spettacolo in teatro ora a 55. Il mio ritmo è questo, lento».
Sul palcoscenico c’ è solo lei e un divano giallo «Era uno dei colori preferiti di Maria. Con le sue lettere ripercorro la vita di questa donna. In quella inviata a Onassis, lei si dà in un modo totale. Eppure già sente che lui se ne sta andando».
Lei potrebbe scriverla una lettera così? «Oggi si mandano solo sms. In ogni caso, essere capaci di provare sensazioni forti, che fanno pure male, è una grande fortuna. Ho molta più pena delle persone che non sentono niente o che si chiudono neutralizzando i propri sentimenti. Alla fine soffrono di più di chi sa amare».
In cosa lei e la Callas siete chiaramente diverse? «I tempi sono cambiati e meno male. Io a 48 anni ho potuto dire a mio marito (ndr, Vincent Cassel): ciao, me ne vado, è finita. A quell’ età non avevo paura per il mio futuro. La Callas lasciò Giovanni Battista Meneghini e venne fatta a pezzi. Io ho più di 50 anni e ho tantissimi progetti. All’ epoca di Maria avevi 40 anni ed eri finita».
Quali progetti ha? «Ho appena finito di girare un film con una giovane regista tunisina, Kaouther Ben Hania. E a Natale vado a Roma per le riprese del primo film di Antongiulio Panizzi, The Girl in the Fountain. È la storia di un’ attrice cui propongono di diventarne un’ altra, che ha fatto un bagno in una fontana. Forse avete capito».
Le sue figlie sono venute a vederla in teatro? «Un giorno sono andata a prendere a scuola Léonie, che ha nove anni, e l’ ho portata con me alle prove. L’ ho vista molto incuriosita. Deva, che ha 15 anni, è venuta a vedermi, senza che io lo sapessi. Dopo non mi ha detto nulla, ma credo le sia piaciuto. L’ ho sentito».
La pièce è stata prolungata fino al 18 dicembre. E poi? «Tom, il regista, vuole organizzare una tournée mondiale, anche in Italia».
Andrà al festival di Sanremo? «Mi hanno fatto una proposta molto carina, ma bisogna vedere i tempi: ci sono gli impegni di lavoro e soprattutto le mie bambine».
Ha visto il video musicale che ha girato Cristiano Malgioglio? Cammina vestito come lei in «Malena» di Tornatore, in un paesino siciliano, nella famosa scena con i ragazzi che la guardavano passare. L’ ha presa come un affronto? «Per niente. È semplicemente stupendo. Vuol dire che quel film ha toccato qualcosa di profondo, che è entrato nella cultura popolare. Cristiano, grazie di cuore».
TIMBRES INIMITABLES, YEUX SOMBRES ЕТ TRAITS SOLAIRES : CES DEUX-LA ONT BEAUCOUP EN COMMUN. POUR SON ВАРТЕМЕ DU FEU SUR LES PLANCHES, MONICA BELLUCCI LIT MARIA CALLAS (SES LETTRES, SES MEMOIRES) ЕТ NOUS PROMET DE HAUTS EMOIS.
ELLE. А travers ses lettres, quelle Callas avez-vous decouverte ? MONICA BE LLUCCI. Une femme de contrastes. Quand tu la vois chanter, si hieratique, comme venue du ciel, tu as envie de pleurer. Mais quand tu la lis, tu decouvres un creur simple. Tout est sentimental chez elle, qu’elle s’adresse а ses amis, а ses collaborateurs ou а son avocat. C’est pour ça, je crois, qu’elle est morte si tôt : quand tu n’es que sentiments, tu ne peux qu’être trahie et envahie. ELLE. Elle écrivait sur tout, et tout le temps. Vous-meme, ecrivez-vous? М.В. Jamais de longues lettres. Juste quelques lignes de temps en temps, pour moi : une pensee qui me vient en tete; une belle phrase lue quelque part. Des notes que je retrouve parfois des annees apres, par hasard, avec plaisir … ELLE. С’ est la premiere fois que vous montez sur scene. 11 fallait un personnage de cette ampleur роuг sauter le pas ? М.В. J’approche plutбt cela de maniere humЬle: ces lettres, je me metsa leur service. J’espere juste que ma voix pourra transmettre ne serait-ce que la moitie de la moitie des emotions qu’il у avait en cette femme. ELLE. C’est quoi, роuг vous, une belle voix ? М.В. Се n’est pas une donnee technique, qualitative. C’est une capacite а percevoir des choses, а les interpreter et а les donner а entendre aux autres. ELLE. Dans « Mozart in the Jungle », la serie de Roman Coppola, vous interpretez la soprano Alessandra. Aujourd’hui, vous lisez Магiа Callas. Qu’est-ce que ces cantatrices vous ont appris ? М.В. Qu’une chanteuse, comme une actrice, ne peut pas echapper а elle-meme : si l’on est brisee, si le corps ne tient plus, l’artiste ne peut pas suivre. Et c’est terriЬle ! ELLE. У a-t-il une diva en vous ? М.В. Oh, moi, j’ai les pieds sur terre au contra ire. La vie de tous les jours, certes ponctuee de films et de tapis rouges, me nourrit beaucoup. La repetition, les rites, les petits gestes … Rien n’est banal, alors je veille а ne jamais perdre de vue la beaute du quotidien.
« MONICA BELLUCCI – MARIA CALLAS »,
mise en scene раг Tom Volf. Du 27 novembre au 6 decembre au Studio Marigny, Paris-8•.
Elle est la plus française des actrices italiennes. Elle sera, sur la scène du Studio Marigny, dans une mise en scène de Tom Volf, pour une lecture des lettres de la Callas. Derrière les mots de la Diva, elle ressuscite la femme, mais aussi l’artiste. On parle de voix, de souvenirs, de féminin, de fragilité, de force avec Monica Bellucci, invitée de Boomerang.
Carte blanche
Pour sa carte blanche, Monica Bellucci a choisi de lire deux lettres de la correspondance de Maria Callas, éditée chez Albin Michel.
Extraits de l’émission
“Le cinéma, c’est donner vie à quelque chose de puissant juste à travers la force du corps”
“Lire un texte, c’est provoquer une rencontre entre les âmes. Alors quand on me dit que je serai bientôt seule sur scène, je dis que non. Je serai avec Maria Callas”
“Ce que je préfère entre regarder et être regardée ? Les deux. Parce qu’être regardée fait partie de mon métier. Mais c’est aussi à travers mon regard sur les autres que j’apprends à jouer.”
INTERVIEW – Le public, la beauté, son rapport à la diva… La comédienne dévoile sa connaissance fine de l’artiste avant de l’incarner sur scène.
L’actrice italienne, 55 ans, fait ses débuts au théâtre en lisant des lettres de la Callas. Elle a répondu à l’invitation du réalisateur Tom Volf qui avait édité cette correspondance. La Callas l’habite. On la verra d’ailleurs sur la scène de Marigny dans deux robes de la diva qu’il n’a pas été besoin de retoucher. Mais elle ne prétend pas se substituer à cette légende de l’opéra, seulement à lui prêter sa voix.